La rivoluzione dei popoli oppressi

La rivoluzione dei popoli oppressi

di Ernesto Che Guevara

Pag. 110 – € 10,00

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“Bisogna che si formi un vero internazionalismo proletario. Con eserciti proletari internazionali, per i quali la bandiera sotto la quale si lotta sia la causa sacra della redenzione dell’umanità, in modo che morire sotto le insegne del Vietnam, del Venezuela, del Guatemala, del Laos, della Guinea, della Colombia, della Bolivia, del Brasile – per citare solo i Paesi dove oggi si combatte in armi – costituisce una gloria e una aspirazione per un americano, un asiatico, un africano e anche per un europeo. Ogni popolo che si libera è una parte di battaglia vinta per la liberazione del proprio popolo. È tempo di attenuare le nostre divergenze e di porci tutti al servizio della lotta. Creare due, tre, molti Vietnam”.

Il discorso di Ernesto Guevara tenuto nella Prima Conferenza della Tricontinental a L’Avana, nell’aprile del 1967, è divenuto per le tragiche circostanze della sua caduta in combattimento (9 ottobre 1967) il suo testamento politico. In queste pagine sono racchiuse la visione del mondo, il coraggio, la passione umana e politica dell’ultimo grande rivoluzionario del nostro tempo.

 

Autore

Ernesto Guevara de la Serna, (Rosario, 14 giugno 1928 – La Higuera, 9 ottobre 1967), è stato un rivoluzionario, guerrigliero e scrittore argentino. Fu membro del Movimento del 26 di luglio e, dopo il successo della rivoluzione cubana, assunse un ruolo determinante, secondo per importanza solo a Fidel Castro. Conosciuto dal mondo con il nome di Che Guevara, nella storia del Novecento più di ogni altro ha incarnato l’idea di giustizia sociale e le speranze di riscatto. Araldo dell’antimperialismo e della rivoluzione latinoamericana, oggi è il manifesto di ogni lotta di liberazione.