Ecologismo libertario
di Murray Bookchin
Pag. 110 – € 9,00 € 6,30
“Siamo assediati da una crisi ecologica di immense proporzioni, conseguenza evidente dello spietato sfruttamento e inquinamento del pianeta. le ragioni sociali di questa crisi vengono attribuite giustamente ad uno spirito di mercato che riduce l’intero mondo vivente, umanità compresa, a oggetti mercificabili, meri beni di consumo venduti ad un alto prezzo per il profitto e l’espansione economica. l’ideologia di questo spirito mercantile è ben espressa nella nota massima del mercato “espandersi o perire” che assimila la crescita illimitata al “progresso” e la “padronanza della natura” alla “civiltà””. Il libro ripercorre in modo critico il contrastato rapporto tra umanità e natura a partire dall’idea che il dominio dell’uomo sulla natura è originariamente causato dal dominio dell’uomo sull’uomo. Bookchin sottolinea con forza che l’approccio dell’“ecologia sociale” è finalizzato ad un nuovo rapporto tra società e natura a partire dalla radicale trasformazione dei rapporti sociali. E propone un modello di società strutturata su basi ecologiche, antigerarchiche e autogestionarie, da cui la definizione di ecologia sociale.
Autore
Murray Bookchin, scrittore, pensatore e militante libertario statunitense, tra i fondatori dell’“ecologia sociale”, una sintesi di pensiero ecologista e socialismo libertario. È autore di diversi testi di politica, filosofia, storia, ecologismo e urbanistica. l’intera sua opera può essere considerata una progressiva “assunzione, sussunzione e superamento” (secondo le sue stesse parole) dei contenuti di diverse correnti ideologiche radicali del ventesimo secolo, del marxismo come dell’anarchismo, della scuola di francoforte come dell’urbanesimo utopistico di lewis mumford e dell’ecologismo.