Tecnologia & liberazione

Tecnologia & liberazione

di Murray Bookchin

Pag. 130, € 12,00 – € 9,30

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In questo saggio Murray Bookchin equilibra la sua visione anarchica con le promettenti opportunità offerte dalla tecnologia moderna. i progressi tecnologici nel corso del Ventesimo secolo hanno ampliato la produzione con obiettivi di mercato a scapito dei bisogni umani e della sostenibilità ecologica. Secondo Bookchin invece, possono essere mezzi per la realizzazione di una società fondata su rapporti diretti e non gerarchici tra gli uomini. Per Bookchin la tecnologia ha ormai raggiunto un livello tale di perfezione, che può liberare l’uomo dalla “schiavitù” del lavoro manuale. Tuttavia la nostra società capitalistica non è in grado di sfruttare le potenzialità tecnologiche per fini diversi dallo sfruttamento: “La tecnologia e la ricchezza delle risorse materiali forniscono al capitalismo i mezzi per far sì che settori sempre più ampi vengano assimilati dal sistema gerarchico ed autoritario. Forniscono, insomma, al sistema le armi, i mezzi di controllo e di propaganda per perpetuare la minaccia e la realizzazione pratica della repressione di massa”. “Nell’eventualità futura di una rivoluzione, il compito più importante e urgente delle tecnologie sarà quello di produrre la massima quantità di beni con il minimo lavoro. L’obiettivo immediato di questa conquista tecnologica sarà quello di far sì che l’arena sociale sia permanentemente aperta ai rivoluzionari, di rendere cioè possibile la rivoluzione permanente”.

Autore

Murray Bookchin, scrittore, pensatore e militante libertario statunitense, tra i fondatori dell’“ecologia sociale”, una sintesi di pensiero ecologista e socialismo libertario. È autore di diversi testi di politica, filosofia, storia, ecologismo e urbanistica. L’intera sua opera può essere considerata una progressiva “assunzione, sussunzione e superamento” (secondo le sue stesse parole) dei contenuti di diverse correnti ideologiche radicali del ventesimo secolo, del marxismo come dell’anarchismo, della Scuola di Francoforte come dell’urbanesimo utopistico di Lewis Mumford e dell’ecologismo.